Ernia del disco

La nostra spina dorsale é composta da vertebre che sono collegate tra esse da articolazioni apofiseali e dischi intraertebrali. Questi ultimi sono molto importanti per unire e mantenere uno spazio tra le vertebre consentendo un maggior movimento, resistenza e ammortizzamento degli impatti.
Quando la colonna non é correttamente allineata, le vertebre possono essere forzate in posizioni tali da mettere i dischi sotto un carico inopportuno che con il tempo puó determinare l’erniazione del contenuto molle interno del disco.
Questo avviene perché si forma una lesione della parte cartilaginea esterna del disco che permette la fuoriuscita del materiale interno che puó essere contenuto dai legamenti esterni o irrompere nello spazio dove si trovano il midollo spinale e i nervi spinali.
Questo fenomeno avviene piú facilmente nella zona lombare e in quella cervicale, piuttosto che nella parte toracica la quale é stabilizzata dalla presenza della cassa toracica.
Nella zona lombare le ernie si sviluppano prevalentemente tra vertebre L5, che é l’ultima vertebra lombare, e S1, che é la prima vertebra dell’osso sacro, e tra le vertebre L4 e L5. Nella zona cervicale invece si verificano per lo piú tra le vertebre C5 e C6, e tra C6 e C7.



Possibili sintomi dell’ernia cervicale

  • Dolore al collo.
  • Dolore alle spalle.
  • Rigidità di movimento.
  • Perdita di forza nel braccio e/o nella mano.
  • Formicolii nelle braccia o nelle mani e/o diminuzione delle sensazioni.
  • Perdita dell’equilibrio.
  • Mal di testa.


Possibili sintomi dell’ernia lombare

  • Mal di schiena.
  • Dolore alle natiche.
  • Sciatalgia che si può estendere a tutta la gamba fino al piede.
  • Perdita di forza nella gamba e/o nel piede.
  • Formicolii e/o diminuzione delle sensazioni nelle gambe e/o nei piedi.


Le ernie possono esercitare pressioni sulle radici nervose che escono dalla colonna o peggio sul midollo spinale causando sintomi come dolori, formicolii o perdita di sensibilitá o della funzione dei muscoli da loro innervati come quelli che si trovano negli arti. In casi piú estremi gli sfinteri della vescica o dell’ ano possono essere coinvolti perdendo la loro funzione.
Quando questo avviene é bene recarsi con emergenza in ospedale perché una decompressione del midollo spinale potrebbe essere necessaria per evitare danni irreversibili.
É interessante notare che le dimesioni di queste ernie spesso non sono direttamente correlate alla presenza o all’intensitá di dolore, oppure alla perdita di funzionalitá.
Di fatto, le risonanze magnetiche di quasi la metá della popolazione sopra i 40 anni, mostrerebbe la presenza di ernie discali. Questo suggerisce il fatto che ci sono altri elementi da considerare quando si gestisce un paziente sintomatico come una disfunzione di altre strutture quali come quelle articolari, muscolari o legamentose.
Quindi, se In passato i pazienti con ernie discali venivano consigliati di sottoporsi ad interventi chirurgici, fortunatamente oggi questa tendenza é diminuita. Infatti sia nel campo della medicina che della chiropratica oggi é consigliato intervenire con metodi conservative.
In particolare i trattamenti chiropratici non invasivi mirano a ripristinare la corretta funzionalitá della colonna e del sistema nervoso cercando di trattare la causa del problema e non solo i sintomi.