Trattamento per l’ernia del disco e la spina dorsale
L’ernia del disco è una condizione che può causare dolore, rigidità e perdita di funzionalità, colpendo sia la zona cervicale che quella lombare. Il trattamento dell’ernia del disco attraverso la chiropratica rappresenta una valida alternativa non invasiva agli interventi chirurgici. Questo approccio mira a ripristinare l’equilibrio della colonna vertebrale, alleviando la pressione sui nervi e migliorando la funzionalità del sistema nervoso. Intervenire precocemente con tecniche conservative può ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita.
Dischi intervertebrali e rischi di disallineamento
La nostra spina dorsale è composta da vertebre che sono collegate tra esse da articolazioni apofiseali e dischi intervertebrali. Questi ultimi sono molto importanti per unire e mantenere uno spazio tra le vertebre consentendo un maggior movimento, resistenza e ammortizzamento degli impatti.
Quando la colonna non è correttamente allineata, le vertebre possono essere forzate in posizioni tali da mettere i dischi sotto un carico inopportuno che con il tempo può determinare l’erniazione del contenuto molle interno del disco, portando alla necessità di un trattamento per l’ernia del disco.
Questo avviene perché si forma una lesione della parte cartilaginea esterna del disco che permette la fuoriuscita del materiale interno che può essere contenuto dai legamenti esterni o irrompere nello spazio dove si trovano il midollo spinale e i nervi spinali.
Questo fenomeno avviene più facilmente nella zona lombare e in quella cervicale, piuttosto che nella parte toracica la quale è stabilizzata dalla presenza della cassa toracica.
Zone più colpite dall’ernia del disco
Nella zona lombare le ernie si sviluppano prevalentemente tra vertebre L5, che è l’ultima vertebra lombare, e S1, che è la prima vertebra dell’osso sacro, e tra le vertebre L4 e L5. Nella zona cervicale invece si verificano per lo più tra le vertebre C5 e C6, e tra C6 e C7.
Sintomi e urgenze legate all’ernia del disco
Le ernie possono esercitare pressioni sulle radici nervose che escono dalla colonna o peggio sul midollo spinale causando sintomi come dolori, formicolii o perdita di sensibilità o della funzione dei muscoli da loro innervati come quelli che si trovano negli arti. In casi più estremi gli sfinteri della vescica o dell’ano possono essere coinvolti perdendo la loro funzione.
Quando questo avviene è bene recarsi con urgenza in ospedale perché una decompressione del midollo spinale potrebbe essere necessaria per evitare danni irreversibili.
Possibili sintomi dell’ernia cervicale:
- Dolore al collo
- Dolore alle spalle
- Rigidità di movimento
- Perdita di forza nel braccio e/o nella mano
- Formicolii nelle braccia o nelle mani e/o diminuzione delle sensazioni
- Perdita dell’equilibrio
- Mal di testa
Possibili sintomi dell’ernia lombare:
- Mal di schiena
- Dolore alle natiche
- Sciatalgia che si può estendere a tutta la gamba fino al piede
- Perdita di forza nella gamba e/o nel piede
- Formicolii e/o diminuzione delle sensazioni nelle gambe e/o nei piedi
Trattamenti non invasivi per l’ernia del disco e nuove tendenze
È interessante notare che le dimensioni di queste ernie spesso non sono direttamente correlate alla presenza o all’intensità di dolore, oppure alla perdita di funzionalità.
Di fatto, le risonanze magnetiche di quasi la metà della popolazione sopra i 40 anni, mostrerebbero la presenza di ernie discali. Questo suggerisce il fatto che ci sono altri elementi da considerare quando si gestisce un paziente sintomatico come una disfunzione di altre strutture quali quelle articolari, muscolari o legamentose.
Quindi, se in passato i pazienti con ernie discali venivano consigliati di sottoporsi ad interventi chirurgici, fortunatamente oggi questa tendenza è diminuita. Infatti sia nel campo della medicina che della chiropratica oggi è consigliato intervenire con metodi conservativi.
In particolare i trattamenti chiropratici non invasivi mirano a ripristinare la corretta funzionalità della colonna e del sistema nervoso cercando di trattare la causa del problema e non solo i sintomi.

Altri sintomi trattabili
Cervicalgia
Il rachide cervicale è fondamentale per i segnali neurologici e il supporto del cervello. Problemi al collo derivano da traumi e posture scorrette dovute ai dispositivi elettronici.
Colpo di frusta
Non si verifica solo negli incidenti stradali, ma anche in sport come rugby, pugilato e pallacanestro, dove il collo subisce movimenti violenti, causando lesioni ai muscoli e legamenti del rachide cervicale.
Lombalgia
Circa l’85% della popolazione occidentale soffrirà di lombalgia nella vita, principalmente per cause meccaniche. Fattori come cattiva postura, movimenti ripetitivi, stress emotivo e invecchiamento contribuiscono a questi dolori.
Mal di testa
I mal di testa sono classificati in primari e secondari. I primari, il 95% dei casi, includono emicranie, muscolo-tensive e a grappolo. Le secondarie derivano da altre cause come sinusiti, farmaci, meningiti, traumi, tumori e problemi cervicali.
Dolore alla spalla
La spalla è un’articolazione complessa che bilancia mobilità e stabilità grazie alla collaborazione di tre articolazioni principali e due pseudo-articolazioni, controllate da 23 muscoli. Problemi biomeccanici della colonna vertebrale possono influenzare la spalla, causando movimenti errati e microtraumi.